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La narrativa che gli Stati Uniti hanno costruito attorno alla loro storia, in particolare attraverso il cinema, è un esempio lampante di come i mezzi di comunicazione possano essere utilizzati per plasmare la percezione pubblica e riscrivere la realtà. Fin dai primi film del Far West, gli americani hanno alimentato un mito fondativo in cui si dipingevano come i "buoni" e gli indigeni nativi, i veri abitanti di quelle terre, come i "cattivi". Questa visione manichea non solo ha distorto la storia, ma ha anche gettato le basi per un'ideologia che giustifica l'intervento militare e la violenza come mezzi legittimi per raggiungere i propri scopi. Il cinema western, uno dei primi e più influenti generi di Hollywood, ha svolto un ruolo chiave in questa distorsione storica. Attraverso film iconici come *Ombre Rosse* o *Il massacro di Fort Apache*, il pubblico è stato condizionato a vedere i cowboy come eroi coraggiosi, difensori della giustizia, mentre i nativi americani erano ritratti come selvaggi, una minaccia da eliminare. Questo mito ha legittimato, nella mente di molti, le atrocità commesse durante l'espansione verso ovest: la distruzione di intere culture native, la sottrazione delle loro terre e la loro riduzione a figure marginali nella società americana. Questa stessa logica si è estesa ben oltre i confini del cinema e del Far West, permeando la politica estera americana per più di un secolo. La narrazione della "civilizzazione" e della "difesa della libertà" è stata utilizzata come giustificazione per una lunga serie di interventi militari, dal Vietnam all'Iraq, passando per il conflitto in Afghanistan. In ogni caso, gli Stati Uniti si sono presentati come i liberatori, portatori di democrazia e ordine, mentre i loro nemici venivano demonizzati, ridotti a caricature di male e caos. È fondamentale riconoscere che gli Stati Uniti, pur predicando la pace e la libertà, hanno spesso agito come il principale agente di destabilizzazione in molte regioni del mondo. Dalla guerra ispano-americana del 1898, che segnò l'inizio del loro impero coloniale, agli interventi in Medio Oriente del XXI secolo, gli Stati Uniti hanno scatenato conflitti che hanno causato sofferenze incommensurabili, giustificandoli con il pretesto della lotta al terrorismo, della difesa dei diritti umani o della protezione della democrazia. In realtà, queste guerre sono state spesso mosse da interessi economici e geopolitici, dalla volontà di controllare risorse naturali strategiche, come il petrolio, o di mantenere il dominio su aree chiave del globo. La retorica della "guerra giusta" è servita solo a mascherare il cinismo di una politica estera che non ha esitato a sacrificare vite umane e a devastare intere nazioni per raggiungere i propri obiettivi. Il risultato di queste politiche è sotto gli occhi di tutti: Paesi come l'Iraq e l'Afghanistan sono stati ridotti in macerie, con milioni di vittime, sfollati e un'eredità di odio e instabilità che si perpetua di generazione in generazione. E tutto questo viene perpetrato con la complicità di una macchina propagandistica che, attraverso i media e la cultura popolare, continua a presentare gli Stati Uniti come una nazione di eroi, sempre dalla parte giusta della storia. Questa ipocrisia è difficile da ignorare. Gli Stati Uniti, che si ergono a paladini della libertà e della giustizia, sono stati i principali artefici di alcune delle peggiori atrocità del secolo scorso e di quello attuale. Hanno sostenuto dittatori quando era conveniente, hanno rovesciato governi democraticamente eletti quando andavano contro i loro interessi, e hanno disseminato il mondo di basi militari, controllando e influenzando le politiche interne di molte nazioni. È ora di smantellare questa narrativa ed esporre la realtà per quella che è. Gli Stati Uniti non sono i difensori della libertà che pretendono di essere, ma piuttosto un potere imperiale che, nel corso della storia, ha messo i propri interessi al di sopra di tutto, spesso a spese di milioni di vite innocenti. La loro storia non è quella di una nazione che ha portato la pace e la democrazia nel mondo, ma piuttosto quella di un impero che ha costruito la propria grandezza sulla guerra, sull'oppressione e sulla manipolazione della verità. La narrativa del "buono contro il cattivo" che gli Stati Uniti hanno propagato sin dai tempi dei western non è solo un'innocua finzione cinematografica; è parte di una strategia più ampia per giustificare una politica estera aggressiva e spesso brutale. È tempo che il mondo riconosca la vera natura di questa narrativa e inizi a vedere gli Stati Uniti non come i salvatori del mondo, ma come una nazione che deve essere ritenuta responsabile per le sue azioni, sia passate che presenti. Solo allora potremo sperare in un futuro in cui la giustizia e la pace prevalgano davvero, non solo nei discorsi, ma anche nella realtà.

Brando dietro la macchina da presa (l'unica sua regia, a quanto risulta) e' un po' impacciato; sembra indeciso tra il classico Western e una storia un po' piu' complessa, fuori dai canoni. Ma il film è anche troppo lungo e a tratti prolisso, evidentemente un difetto di sceneggiatura. I personaggi, inoltre, sono tutti stereotipati e non molto accattivanti. I suoi pregi si possono trovare nell'ottica fotografia e nella suggestiva ambientazione, che ne fanno, tutto sommato, un film dignitoso.

Bellissimo film,gli indiani hanno sempre subìto ingiustizie ma il Generale Custer è veramente caduto sul campo dell'Onore da EROE

Bel film

Bel films bravi attori bella trama grazie per averlo caricato ❤

Bellissimo film, grazie per averlo fatto vedere 🙏

Uno spasso per chi ama il genere..simpatico perché non credibile in alcune scene.

Film Bellissimo, grazie per averlo fatto vedere 😊

First i thought it was old classic camera 📸 but it came out machine gun 🔫🤣🤣🤣

Un film fatto bene, recitato meglio..

Bellissimo film con Marlon brando e la terza volta che l'ho guardo grazie mille ciaoooo ❤

Ottimo film 😮

Schifoso film, con orribili interpretazioni.

0:56

Dommage c'est pas en francais!

È uno skifo! La Monument Valley non è verde , è rossa! Risparmiate certe schifezze e rispettate il film che era stato girato in B/N

Film davvero avvincente con un gran John Wayne e bel cast , scoppiettanti di situazioni e alcuni girati all'esterno spettacolari . opera rara da godersi fino alla fine !

Y😢

Segnalo la partecipazione nel film di joseph calleia attore di origine italica ,precisamente maltese!

Su questo canale chiaramente professionale possiamo avere la fortuna di visionare i veri film western per antonomasia...attori, scenografia nei veri luoghi ecc rappresenta il meglio dell'epoca...👍👍

Bellissimo.

''mi ero illuso che ciò potersi fare con poco sangue''

Film noioso e privo di brillantezza.

Bel film beati loro che mangiavano solo fagioli si capisce che facevano sempre fuoco

Bellissimo film dei tempi d'oro del cinema western con eccellenti attori. Grazie per averlo condiviso 👍

Ben gli sta ai due bounty-killers che alla fine restano a bocca asciutta, certo mi dispiace pure da un lato per ALEX CORD

Uno dei rari casi in cui il titolo in italiano è migliore dell'originale

👍👍👍

Mi piacerebbe tanto vedere pure con ALEX CORD: I 9 DI DRYFORK CITY, ma mi sa che è impossibile

Bellissimo film dei tempi d'oro del cinema internazionale italiano con eccellenti attori. Grazie per averlo condiviso l'ho avevo visto molti anni fa ❤🤗👍🇮🇹

Unatri perfavore grazie ❤

Mi dispiace, ma il colore diminuisce il fascino e l'atmosfera magica del film

Mi dispiace, ma il colore diminuisce il fascino e l'atmosfera magica del film

Mi dispiace, ma il colore diminuisce il fascino e l'atmosfera magica del film

Stupendo

❤

Attori di tutto rispetto 👍 grazie

❤

Beautiful movie Greetings

Grande film

Grazie. Ottimo western. 👌

So presta asim

GLI NATIVI ERANO MLN ORA POCHE MIGLIAIA.

Un brutto melodramma che ha avuto troppe edizioni.

Too films, westerns, légend franco Nero.... 📼👍👍👍👍🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇺🇲🇺🇲🇺🇲🇺🇲

Ciao crandisimo. Film. E un grande capolavoro. Complimento. Alo sceneggiatore. Ciao. Buon fine serate.

Grazje x questo capolavoro western

❤

O filme e exelente

Film serie b